Si sente spesso ultimamente ripetere questa frase, a proposito del post Coronavirus: “niente sarà più lo stesso”, oppure “niente sarà più come prima”. E si riferiscono generalmente come cause lo sconvolgimento economico, le future politiche di monitoraggio della popolazione, il ruolo della digital transformation…
Io credo che una delle principali cause sarà il fatto che le persone si saranno fermate a riflettere. Avranno compreso l’aleatorietà delle loro previsioni, avranno imparato a conoscere meglio e più profondamente le persone che le circondano. Avranno soprattutto avuto tempo di osservare bene le loro vite e i loro comportamenti. E probabilmente a seguito di questi pensieri molti rivedranno le loro scale di valori, resetteranno le loro priorità lavorative e personali.
Riflettere su noi stessi, sulle nostre azioni, su chi ci circonda, è un lusso che in condizioni normali non ci possiamo permettere. Adesso siamo stati obbligati a farlo, e sicuramente ci servirà per cambiare paradigmi e convinzioni che non abbiamo mai messo in discussione.
Rispondi