Tengo da anni un corso di Time management. E sto scoraggiando molti dal frequentarlo. Perché? Perchè voglio che i miei corsi servano a qualcosa, e non risultino inutili a chi ha partecipato.
Vediamo perché é meglio non frequentarlo.
Anzitutto è un corso di difficile applicazione pratica. Si tratta di vincere l’inerzia, modificare le proprie abitudini e i propri comportamenti, e sappiamo tutti che questo costa fatica, anche quando si sa che lo si sta facendo in funzione di un miglioramento della propria vita.
Secondariamente, nessuno vi chiede o vi obbliga a farlo. Non esiste job evaluation che misuri il vostro buon utilizzo del tempo. Siete misurati sui risultati che producete. Se lo fate lavorando fino alle 10 di sera, o lavorando nel we, o rinunciando all’aperitivo o all’ora di tennis sono fatti vostri.
Da ultimo, essere dei bravi gestori del proprio tempo implica una certa dose di impopolarità. Perché quando serve, e quando si può, bisogna essere capaci di dire “NO”. O per lo meno “Sí, ma non adesso”. E alle persone molto gentili e disponibili questo può risultare molto difficile.
Se questi deterrenti non sono sufficienti, e ve la sentite di gestirli, potere frequentare un corso di time management con buone speranze che vi possa servire a qualcosa.
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