Archivi del mese: febbraio 2015

L’analisi ABC. Fondamentale e spesso misconosciuta

Capita, più spesso di quanto non si creda, di incontrare organizzazioni di vendita che dichiarano apertamente di non utilizzare l’analisi ABC dei clienti come strumento di lavoro.

E anche quando la utilizzano spesso lo fanno in modo improprio o incompleto.

La disposizione dei propri clienti in ordine decrescente in termini di fatturato è l’operazione più elementare, e ci aiuta apparentemente a visualizzare quali siano i nostri clienti più importanti, sui quali concentrare i nostri sforzi per mantenerli, fidelizzarli, ed assicurare quindi alla nostra azienda una continuità di risultati commerciali.

Sempre su questa prima elementare tabella possiamo effettuare raggruppamenti dei clienti, per vedere quanto il nostro portafoglio sia a rischio o meno. Se ad esempio facciamo l’85% del nostro fatturato con il 15% dei nostri clienti.

Si può rendere l’analisi ABC più utile e ricca di contenuti informativi in due modi:

  1. ordinare il nostro portafogli clienti in ragione della loro marginalità in termini assoluti e percentuali. Questo ci aiuta maggiormente a comprendere quali siano i clienti che contribuiscono realmente alla redditività aziendale
  2. aggiungere, a fianco della colonna del fatturato effettivo, la colonna del fatturato potenziale del cliente, e facendo il rapporto fra le due avere la nostra quota di penetrazione sul cliente. In questo modo avremo subito la visibilità sull’opportunità di investire tempo e risorse sui clienti ad elevato potenziale.

Per quanto possano sembrare valutazioni elementari, che rasentano la banalità, più volte mi è capitato di vedere analisi che spaccano il capello in quattro su tematiche relativamente marginali, senza tenere in debito conto questi valori, che dovrebbero rappresentare, assieme al sales funnel, il primo o uno dei primi) criterio per orientare l’attività commerciale di un’organizzazione commerciale


Spostare i confini della vendita all’esterno dell’azienda cliente. Il caso emblematico delle arti grafiche.

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L’approccio tradizionale della vendita come rapporto one-to-one fra un venditore e un singolo interlocutore si è evoluto nel tempo, prendendo in considerazione le varie figure che all’interno dell’organizzazione cliente ricoprono un ruolo nel processo decisionale d’acquisto.

Si sono quindi create le “mappe degli interlocutori”, che ci aiutano a identificare le figure che dobbiamo comunque individuare, e con le quali trattare, per massimizzare l’efficacia del nostro processo di vendita.

Queste figure, al di là della loro mansione in azienda, hanno un ruolo più o meno determinante nel processo d’acquisto (decision maker, valutatore tecnico, influenzatore…..), una certo livello di propensione all’acquisto, e una precisa disposizione (favorevole o meno) nei confronti della nostra offerta.

Per essere efficaci nella gestione di questi rapporti, può non essere sufficiente instaurare delle relazioni positive con i vari interlocutori, mantenerli informati, coinvolgerli nelle riunioni e conoscere i loro vantaggi personali all’interno della loro azienda, favoriti dalla nostra offerta.

Il terreno sul quale si gioca la trattativa di vendita può allargare di molto i suoi confini, abbracciando altri interlocutori esterni, che hanno a che fare a titolo vario con la nostra azienda prospect.

Prendiamo come esempio il settore delle arti grafiche, nello specifico la vendita di macchine da stampa digitali a foglio, tipicamente rivolte a tipografie, service di stampa, talvolta laboratori fotografici.

Gli interlocutori che vanno tenuti in considerazione da parte di chi offre un’attrezzatura di stampa, perchè possono influire pesantemente sul processo decisionale del cliente sono numerosi, nello specifico:

  • fornitori di supporti di stampa (carta in prevalenza, ma anche altri materiali stampabili). Si deve verificare quali siano i fornitori che realizzano i supporti più adeguati per le migliori performance della macchina da stampa, e comunicarli al cliente. Talvolta può essere necessario prendere accordi con il produttore di supporti per creare un tipo di carta (o di altro materiale stampabile) ad hoc per riuscire a soddisfare le esigenze dei clienti
  • fornitori di attrezzature per il finissaggio (taglierine, piegatrici, fascicolatori….). Anche in questo caso il cliente può avere esigenze specifiche quanto a formati, numero pagine, velocità di produzione e può essere ruolo del fornitore dell’attrezzatura di stampa indicare la più corretta soluzione, magari attraverso un’azienda con la quale si è stipulata una partnership commerciale
  • Fornitori di Software (RIP e altre applicazioni). La macchina da stampa genera performance e output radicalmente differenti a seconda del software dal quale è pilotata e delle applicazioni che le consentono ad esempio, di gestire un mailing personalizzato one-to-one. Anche qui la conoscenza delle varie soluzioni disponibili, che possono consentire al cliente di acquisire nuovi mercati o segmenti di clientela, risulta fondamentale.
  • Clienti per il nostro cliente. La conoscenza diretta dei mercati di riferimento del potenziale cliente è talvolta cruciale. L’individuazione di bisogni insoddisfatti del mercato, e delle esigenze specifiche di alcuni grandi clienti può fare la differenza. Può essere che la qualità dell’output di stampa sia addirittura validata dal cliente del cliente! Come può essere che si sia in grado di introdurre il potenziale acquirente presso un suo cliente importante.
  • Società di finanziamento. La stragrande maggioranza di questi acquisti di beni di investimento viene effettuata attraverso società di finanziamento, che adottano specialmente in questi ultimi anni criteri restrittivi, ma variabili fra l’una e l’altra. Essere in grado di fornire una soluzione praticabile all’azienda cliente diventa cruciale per non pregiudicare la trattativa a ordine firmato!

Risulta chiaro che gli elementi sopra menzionati costituiscono potenti leve di influenza sulle varie figure della mappa degli interlocutori. Ognuno nel suo mercato di riferimento può sicuramente trovare gli agenti “esterni” che possono influenzare (od ostacolare) il processo di vendita/acquisto. E adottare le opportune strategie per farli diventare dei punti di forza della propria offerta.


Webinar Artax: Sales transformation Event – 26 Marzo 2015

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sales-transformation-enablement-le-sales-best-practice-si-trasformano-in-sales-performance-i-webinar-15597002053


La presentazione delle competenze e dei servizi di Artax Consulting