Pensare in modo sistemico è una delle attività più evolute del cervello umano. E anche una delle meno utilizzate.
Non se ne parla nei post di Linkedin, nei programmi dei corsi, nelle richieste di formazione e consulenza da parte delle aziende.
Eppure si tratta di una competenza cruciale a livello manageriale e imprenditoriale.
Il pensiero sistemico non va confuso con la visione né con la capacità di problem solving. Le due caratteristiche più importanti di questo approccio sono:
- La capacità di comprendere le interconnessioni fra le varie parti che compongono un sistema. Che si tratti di un’azienda nel suo complesso, di una funzione aziendale, di un settore di mercato, o anche solo di un ufficio quando si inserisce una nuova risorsa.
- La capacità di valutare i ritardi del sistema. Cioè i tempi con i quali una decisione e/o una variazione di alcuni parametri eserciteranno il loro effetto sul sistema in cui si opera. E in che misura.
Siamo sempre più orientati tattiche di breve periodo, e le nostre scelte rischiano di avere il fiato corto. Per pensare in modo sistemico si deve avere coraggio, lungimiranza e capacità di sintesi. E rimuovere l’ansia. Pratiche sempre più rare.
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